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Buongiorno Savona

Buongiorno Savona

Durante un diluvio, tra tuoni e fulmini, un boato, crolla tutto. E’ il viadotto “ponte strallato” in cemento armato, costruito nel 1963. Misurava 1200 mt in lunghezza e 90 mt in altezza, con 4 corsie. A10 chiusa a causa del crollo il 14/8/2018; si conteranno 43 morti e 15 feriti, con 600 sfollati. Si sono prodigati in modo prezioso nei soccorsi, 400 Vigili del Fuoco. Si parla di colpe, si pensa a rescissione del contratto con Soc Autostrade “Atlantia”, come reazione emotiva ci sta tutta, ma potrebbe costare 20 miliardi, poi verrà la ricostruzione, chi fa cosa. Se vari Governi non hanno saputo, potuto vigilare, come loro dovere, difficile poter fare esecutore e controllore. Oltre al rischio rimborso chi penserà alla ricostruzione, Cassa Depositi e Prestiti non è il pozzo di San Patrizio; e tanta rabbia, emblematico il rifiuto di molte famiglie (50%) ai funerali di Stato. L’ingegnere Morandi, progettatore, è stato grande innovatore strutturale, sono i materiali che non hanno retto. Si risana o si demolisce per ricostruire. Si pensava il cemento armato eterno,invece ha vita media 50 anni, va monitorato, nulla è eterno. Certamente i ponti sono l’anello debole, il ventre molle della viabilità in tutte le Nazioni grandi e piccole, i crolli sono all’ordine del giorno. Al di là della facile ironia, però non si può sottacere che i ponti romani siano sopravvissuti a tempo e calamità per oltre 2000 anni. Una riflessione è d’obbligo: ferrovie e autostrade hanno entrate proprie, peggiore la situazione della strade Provinciali e Comunali, sono molte e senza fondi.

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