L’invasione di calabroni, in provincia di Savona, appare ben più temibile di quella degli UFO che, sinora, si sono manifestati solo in luci spettacolari, stupende e curiose a vedersi! Gli interventi richiesti ai Vigili del Fuoco per distruggere nidi di tali insetti nei centri abitati o vicini alle abitazione, sono stati otto, durante la mattinatala mattinata. Calati dalla Val Bormida i temibili insettihanno “invaso” tutto il territorio del savonese.
I calabroni – i dialettali “scarussci”- sembrano essere, nelle settimane più calde di agosto, giustamente l’incubo di molti. Le colonie di calabroni sono numerose e possono comprendere anche un migliaio di individui.
La puntura del calabrone è molta dolorosa e, in casi particolari, può provocare shock anafilattici; il calabrone solitamente difende la sua dimora e se stesso e attacca nel momento in cui si sente minacciato. Sono da evitare pertanto, per quanto la gente non possa rifletterci e subito si senta impaurita, movimenti bruschi e incontrollati presso i nidi o vicino ad eventuali sciami, considerando, come si apprende, che il caldo influisce sul comportamento del perfetto volatore che è il calabrone, rendendolo molto attivo, mentre la più bassa temperatura invernale lo costringe a movimenti più lenti e gli impedisce gli attacchi a fulminea velocità di cui è capace d’estate e per cui è pericoloso.