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ATTUALITÀ

ECCO PERCHE’ A PASQUA SAREMO ZONA ROSSA

Doverosa premessa per i nostri affezionati lettori: chi fa il lavoro da  cronista ha il dovere di indagare, ascoltare e informarsi su un fatto per poi trarre le conclusioni. Questo perché, almeno secondo noi, sia necessario a volte non attendere i comunicati stampa o le dichiarazioni ufficiali prima di potersi sbilanciarsi su un evento. E veniamo al dunque: dopo aver ascoltato degli addetti ai lavori  (e domani leggerete un paio di interviste ), analizzato la situazione attuale, monitorando in particolare la Regione Lombardia, vedendo l ‘evolversi della pandemia con le sue varianti, e condensando gli orientamenti del Ministero della Salute e del Cts, tutto fa presumere che la Liguria, almeno nel periodo Pasquale sarà zona rossa. Il tempo passa velocemente e considerato che Pasqua cade la prima domenica di aprile, rimangono 40 giorni per sperare in una netta inversione della tendenza.  E poi, anche se i dati iniziassero ad essere confortanti ci sarebbe sempre la linea prudenziale dettata dal Cts che predicherebbe prudenza per evitare nuovi contagi. E farsi avanti, per impedire una nuova ondata, sarebbe poi l ‘Ordine dei Medici che, nel vivo della campagna vaccinale, mal vedrebbe una regione aperta in tutte le sue attività. Ma la ragione per la quale la quotazione di Liguria zona rossa sale nel periodo di Pasqua rimane quella di un arrivo massiccio di turisti lombardi e piemontesi, soprattutto quelli che posseggono una seconda casa. Un tempo primaverile inoltre favorirebbe assembramenti nelle spiagge e nei locali,  tutte ragioni che fanno rabbrividire gli esperti. Ecco allora che, stando alle ultime indiscrezioni, il Ministro della Salute Roberto Speranza insieme all ‘ala più dura del Cts, starebbe attuando un piano, scaduto il dpcm del 5 marzo nel quale tutta Italia diventerebbe zona rossa nei fine settimana di marzo e aprile. Un nuovo stop, con coprifuoco magari allargato alle 23, che stroncherebbe alla fonte il sapere di quale colore saremo a Pasqua e Pasquetta.

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