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Il Comune di Savona la vince sulle antenne

Mentre davanti alle corti londinesi pende incerta la causa contra la Deutsche Bank, per la questione del mutuo ingrassato con gli anni, l’Amministrazione comunale di Savona, l’ha vinta, davanti al Tar Liguria, nella causa nella quale era controparte della società Towernet, cui era stato opposto, per motivi paesaggistici, il diniego ad installare un ripetitore per telefonia mobile sul crinale della Conca Verde. Contro la decisione comunale, che aveva dichiarato “improcedibile” l’istanza di convocazione di un’apposita conferenza dei servizi, la società aveva presentato nell’ottobre scorso un ricorso al Tar. I giudici amministrativi (e successivamente anche il Consiglio di Stato) avevano respinto la richiesta di sospensiva dell’atto di diniego del Comune. Ora è stata pronunciata la sentenza, di merito, che ha respinto il ricorso, giudicandolo infondato, ed ha compensato le spese di giudizio tra le parti.

Era stato il Settore Pianificazione Territoriale e Sistemi Informativi del Comune a dichiarare l’improcedibilità della richiesta di avviare la procedura di conferenza di servizi per l’autorizzazione all’installazione della nuova nuova stazione radio base di Towernet che sarebbe stata destinata a servire la telefonia mobile di Vodafone Italia. L’impianto – 25 metri di altezza prevista – era destinato a sostituire una struttura già esistente, ritenuta obsoleta, situata nelle vicinanze, ad una quota altimetrica minore e ritenuta pertanto poco adatta alle ricezioni radio e, in più, il sito prescelto si trova in un’area vincolata, compresa nel “complesso paesistico del passo di Cadibona”, dichiarata di notevole interesse pubblico con decreto ministeriale del 1985. La motivazione del provvedimento evidenzia il particolare interesse ambientale della zona, “incernierata su percorsi di crinale di notevole bellezza paesistica che, attraversando boschi cedui tipici dell’area ligure del versante appenninico settentrionale e poi macchia mediterranea tipica dell’area ligure del versante appenninico meridionale, si apre ad ampie visuali sulle vallate interne che fanno capo a Cadibona e sull’arco di costa tra capo Vado e il porto savonese”.

Per Towernet, invece, il sito del nuovo impianto sarebbe stato perfettamente compatibile con il vincolo nonché armonizzato con le caratteristiche dell’ambiente circostante, peraltro giudicato – da Towernet – privo “di qualsivoglia pregio paesaggistico”. Si sarebbe inoltre dovuto tener conto dell’impianto di telefonia già esistente a breve distanza da quello in progetto e della presenza di un traliccio della linea di alta tensione “ancor più impattante sul paesaggio”. Sarebbe meglio che “Towernet”, a mezzo di chi la rappresenta, guardasse meno lo schermo dei telefonini e alzasse di più lo sguardo verso gli alberi ed il cielo: troverrebbe delle sorprese!

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