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Invito alla lettura per i più piccoli e le loro famiglie: “Il Pentagramma a colori” di Carlo Marchesano

Savona è “Città che legge”, qualifica ottenuta da parte del Cepell, il Centro per il Libro e la Lettura-MiBACT, per il biennio 2020/21, e si è dotata del Patto per la lettura, uno strumento per facilitare il riconoscimento e il radicamento della lettura come abitudine individuale e sociale diffusa.
Il Patto è attualmente sottoscritto dalle librerie Feltrinelli, Ubik, Librerie Coop, Libraccio, Libreria Moneta, e dall’associazione Auser Savona, ed è in attesa di sottoscrizione da parte delle istituzioni scolastiche. Savona vanta inoltre una ricchissima Biblioteca civica con oltre 17.000 volumi presenti nella sezione Ragazzi su un totale di oltre 165.000 libri.
“Nella speranza che sempre più bambini, con le loro famiglie, possano frequentare la Sala Ragazzi della Biblioteca Anton Giulio Barrili (sala che sarà chiusa per la consueta pausa del mese di agosto) ho quindi pensato di mettere le prime pagine di una favola liberamente scaricabili dal sito del Comune, alla sezione link della Biblioteca (https://www.comune.savona.it/it/component/publiccompetitions/document/1716.html?view=document&id=1716:una-favola-e-mezzo&Itemid=628) come invito alla lettura.
“Ringrazio il Maestro del Lavoro Carlo Marchesano, che avevo conosciuto nel 2018 in occasione dell’installazione della nuova targa del Monumento ai Caduti di piazza Mameli, iniziativa curata dai maestri e del lavoro e dal Comitato Rintocchi e Memorie. Carlo Marchesano è un autore originale e ha già collaborato con le scuole primarie di Savona e di Genova con il progetto Arcobalinea,: ultimo ma non meno importante, è un nonno meraviglioso” commenta l’assessore alla cultura Doriana Rodino.
Per scoprire come andrà a finire la storia basterà scrivere una email all’autore: il suo indirizzo di posta elettronica è indicato in copertina.
“La sua favola è dunque un invito alla lettura e un augurio di gioia e speranza per i bambini e per le loro famiglie, ricordando che leggere ci rende liberi” conclude Rodino.

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