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LA BUFALA – Quasi racconto, quasi vero, di un quasi dopo virus – 3a puntata

“Pronto?”
“Ciao Igor, sono Giulin….”
“Ueh! Ciao Giulin! Qual buon vento! Cosa posso fare per te?”
“Heemmm, senti… non so come dirtelo… non è che potresti pagarmi qualche arretrato?”
“Ohhh…Lo sai Giulin che con me il grano non lo perdi… ma sai anche tu che la situazione è quella che è… qualcosa si è mosso un po’, è vero.. ma le cose non sono come prima…”
“Vedi, Igor, tu mi parli di crisi, ma i conti sono anche quelli dello scorso anno… E poi, ti dico la verità, se non fossi costretto da una situazione di merda, non ti avrei chiamato..!
“Oh, Giulin, mica è successo qualcosa di grave? Di solito tu non ti lamenti mai…”
“Vedi, il motore della mia barca ha dei problemi e se non pago l’arretrato, il meccanico non me lo guarda nemmeno. E siccome senza motore non posso pescare, e non posso portarti pesci, mi vedo costretto a bussare quattrini…!”
“Senti Giulin, quanto ti serve per questo belin di motore?”
Giulin a questo punto mette in atto una strategia vecchia quanto il mondo. La stessa strategia che utilizzava con sua nonna quando era bambino. “Nonna mi dai 10.000 lire?” “Giulin ma sei impazzito? E cosa ci devi fare con 10.000 lire? Ma lo sai che io ci faccio la spesa per una settimana? Levati dalla testa ‘ste idee del piffero!!”
“Nonna, va be’ non fa niente… Però mi dai 1000 lire per il cinema?”
“… ah, va be’ và, 1000 lire per il cinema te li posso anche dare… però vai al cinema San Pietro, quello dei preti che così non vedi schifezze!”
Ecco che la strategia funzionava sempre: spaventare l’avversario puntando alto, per poi accontentarsi di quello che alla fine era l’obiettivo iniziale.
“Senti Igor, mi servono 5000 euro!”
“Ma sei scemo! Mica ti devo 5000 euro di pesci… A fare i conti, massimo, massimo, arriviamo a 2500 euro, toh, massimo 3000!”
“Si, infatti, ho guardato i bigliettini delle consegne e più o meno mi devi 3200 euro… Però, volevo chiederti il favore di anticiparmi un po’ di più, In cambio, e lo sai che sono di parola, ti garantisco le forniture da qui a capodanno con lo sconto del 50%…”
La mente di Igor si mosse velocemente… I conti erano abbastanza semplici. Pesce garantito sino a capodanno, quindi feste comprese, a prezzi calmierati, pur con tutte le limitazioni, era un ottimo affare. Poi, onestamente la cifra di 3800 euro appena arrivati dallo Stato, non era del tutto necessaria. Anzi a dire il vero non ci contava proprio e quindi aveva fatto già tutti i conti senza…
“Senti Giulin, ti voglio venire incontro. Cinquemila euro scordateli, non posso anticiparti una cifra simile. Guarda, ti posso girare con bonifico 3800 euro, Però tu mi garantisci che il pescato lo dai a me e non a quello stronzo di Viola e mi scali la differenza dal conto di fine anno”.
“… mahhh… di più non riesci?” “No, assolutamente non posso”
Da grande artista del palcoscenico della vita Giulin, con un lamento sospirò:”… ma tu non mi sputtanare con Mario Viola, lui ha due ristoranti e se viene a sapere che il pesce migliore lo do a te, me la fa pagare…”
“Dai Giulin, non fare il piangina… lo sappiamo tutti che a Viola tu gli giri la rumenta! Dai ti faccio il bonifico, mi fai la fattura di tutta la cifra e sbrigati ad andare in mare che ho bisogno di pesce! ”
“Grazie Igor, sei un amico, vedrai che non te ne pentirai!”
Messa giù la cornetta Giulin si sfregò energicamente le mani ruvide e callose e sorrise soddisfatto…”Lo diceva sempre mia mamma: chi non piange, non tetta!”
Dai, ora chiamiamo Giovanni per sto belin di Vetus…
(fine terza puntata – segue domani)

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