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CULTURA

La città di Savona nel Risorgimento

Sulla base di una stretta e cordiale collaborazione tra l’Associazione Cultura “R.Aiolfi” e la Confraternita dei S.S.Agostino e Monica guidata dal Priore cav. Roberto Pizzorno, è iniziata una fitta serie di eventi presentati dalla Dott.ssa Silvia Bottaro  all’interno della suggestiva chiesetta di S.Lucia (con proiezione di diapositive). Dopo l’esordio, con “Cenni storici dedicati a Savona” (2/3) è stata l’ora di ” Cenni storici dedicati al periodo risorgimentale a Savona”, svoltosi merc 16 marzo alle ore 16. Si è trattato di un interessante excursus riguardante fatti e personaggi significativi del periodo risorgimentale savonese. Si è spazia, dall’istruzione, ai lavori pubblici (si rammenta che nella metà dell’Ottocento Savona si è dotata dell’Ospedale San Paolo, del Teatro “G. Chiabrera”, della strada ferrata), agli intellettuali formati dagli insegnamenti dei Padri Scolopi a Savona ed a Carcare (Pietro Sbarbaro, Pietro Giuria, A.G. Barrili, Abba, Vittorio Poggi, ecc.), ad alcuni artisti che hanno portato il nome di Savona fuori dei confini, è il caso degli ebanisti ed intarsiatori savonesi Vincenzo e Tomaso Garassini, Giuseppe Bertolotto, Ignazio Scotto, ai problemi sanitari legati all’epidemia del colera ed all’impegno anche in tal senso di Suor Maria Giuseppa Rossello. Tutto si fa risalire al 1796 Napoleone Bonaparte quando assunse il comando dell ́armata d’Italia e l´11 aprile arrivò a Savona dove insediò, nel palazzo vescovile, il proprio quartier generale.
La città nel 1805, con l’annessione della Liguria all’Impero francese, divenne capoluogo di uno dei tre dipartimenti in cui la regione fu ripartita.
Per quasi tre anni tenne prigioniero papa Pio VII. Nel 1815 Napoleone fu poi sconfitto a Waterloo e, con il Congresso di Vienna, la Liguria venne assegnata al Regno del Piemonte che suddivise la regione in tre intendenze assegnate a Genova, La Spezia e Savona.
Questa suddivisione del territorio verrà poi modificata: due divisioni, quella di Genova con sette province (tra le quali Savona) e quella di Nizza con tre. Con l’occupazione napoleonica prima e con quella piemontese poi, Savona iniziò un’altra rinascita economica basata sul porto e sulla rivoluzione industriale: la città venne ricostruita sul modello urbanistico di Torino e di questa città diviene il principale sbocco marittimo.
Nel periodo che va dal novembre del 1830 al febbraio del 1831, Giuseppe Mazzini, rinchiuso nel carcere del Priamar per l´attività svolta a favore della Carboneria, formulò l´idea della Giovane Italia che fonderà, poi, a Marsiglia, nel 1832. La vicenda di Mazzini, prima incarcerato e poi esiliato, incise relativamente sulle opinioni politiche dei savonesi che, malgrado l ́esperienza deludente dei primi decenni, optarono, nel corso del Risorgimento, per posizioni di stampo cattolico-liberale.
Nella seconda metà del 1800 a Savona si manifestò un intenso associazionismo operaio che prelude alle Società di Mutuo Soccorso di ispirazione socialista (1890) e alla Camera del Lavoro (1901).

Grande il consenso generale dei 25 partecipanti tutti dotati di mascherina e green pass (nel rispetto delle normative sanitarie). Ecco i prossimi appuntamenti da non perdere:
* Un grande artista savonese: Antonio Brilla, 6 aprile 2022,  ore 16
* La Processione del Venerdì Santo, immagini e tradizione, 13 aprile 2022, ore 16 (coincidente con l’apertura degli oratori al pubblico prevista per la Settimana Santa).

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