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Liguria Hockey e il campionato serie “B” Indoor

Venendo subito al problema, il Liguria Hockey è rimasta l’unica squadra della regione Liguria ad essere iscritta nel campionato Cadetto Indoor. Questi i fatti: per loro scelta (dovuta anche alle ingentissime spese che l’hockey indoor comporta), le società HC Genova 1980 ed HC Genova non si sono iscritte. Il Savona HC per sua scelta, non farà la “B” Indoor, tanto è vero che quattro suoi giocatori sono stati dati in “prestito” al Liguria HC. Il Superba HC Genova ed l Cus Genova sono, invece, state ripescate dalla federazione (per meriti nel campionato Prato), alla serie A/2 Indoor. Morale della favola, solo il Liguria HC è iscritto alla serie B Indoor. la federazione ha inserito i biancoblu del Liguria HC nel girone piemontese, insieme alle squadre HC Novara, Rassemblement Torino e Cus Torino. Un girone a solo quattro squadre, dal momento che anche la US HC Moncalvese, ha dato forfait, essendo in difficoltà. Sei, saranno quindi le partite che il Liguria HC dovrà disputare (tre nel girone di andata e tre nel girone di ritorno). Tutte nel mese di gennaio 2019. Un campionato che i presenta per i savonesi estremamente difficile dal momento che, delle quattro squadre, solo la prima classificata andrà alle finali per il passaggio-promozione in serie A/2 Indoor. Mi chiedo e ci chiediamo tutti, dice l’allenatore Carlo Colla, come sia possibile giocarsi una promozione alla serie superiore, in sole sei partite. Una stupidaggine inaccettabile per chi l’Indoor lo gioca come noi tutto l’anno e chiede giustamente di giocare di più. Basta “steccare” una partita e si rischia di essere fuori dai giochi. È purtroppo vero che i costi di gestione dell’Indoor sono molto alti e che molte società in Italia non si sono iscritte. È una sciocchezza da parte della federazione, con poche iscrizioni, organizzare tre serie: A/1, A/2 e B. sarebbe ampiamente bastato raggrupparle tutte in solo due serie. Abbiamo anche parlato con il presidente federale che non ci ha dato tutti i torti promettendo, che la federazione, nel 2019 rivedrà la formula completa Indoor. Quest’anno dobbiamo, però, subire questo stato di cose che è davvero anomalo. Il presidente Andrea Addis ha anche proposto alla federazione di eliminare le tasse di iscrizione e di partita, allo scopo di aiutare economicamente le società ed incentivarle maggiormente a praticare la specialità Indoor. Se le adesioni calano ogni anno in tutta Italia, un motivo ed una ragione certo ci sarà e ci sembra doveroso che la FIH affronti tale problema, altrimenti anche i clubs che vogliono fare l’Indoor si stancheranno.

3 commenti

  • Gentile direttore come responsabile SAN (ovvero chi organizza i campionati) della FIH mi sembra utile fare chiarezza sui problemi sollevati dal prof. Colla.
    Sino all’a.s. 2017/18 l’indoor era strutturato su una unica serie, con gironi eliminatori e fase finale (a 6 squadre, in due giorni) alcuni gironi prevedevano la partecipazione di sole 3/4 squadre, a causa dello scarso appeal sia per motivi geografici (al centro sud non c’è necessità di chiudersi in palestra) che di reperimento degl impianti (che altre discipline usano per tutto l’anno, mentre l’hockey li richiede solo per 2 mesi e mezzo).
    Veniamo al caso specifico del Liguria. La serie A nasce proprio da una proposta del professor Colla che lamentava di dover giocare nel girone eliminatorio contro squadroni di caratura troppo superiore. Così da questa stagione sono nate, a somiglianza del prato, ma con numeri ridotti, A1 e A2 entrambe a 6 squadre contro le 12+16 del prato. La B è strutturata su 6 gironi interregionali che danno accesso diretto alla fase finale per la promozione. Anche eliminando la A2 (cosa che non sarebbe accettata dalle 6 aventi diritto) i gironi di B crescerebbero mediamente di 1 formazione. Ovvero due partite in più da giocare, cosa che sposterebbe di nulla la questione sollevata.
    La FIH e il SAN stanno rilanciando l’indoor seguendo percorsi più articolati che, questo è l’augurio, portino ad una maggior partecipazione alla stagione invernale di altri club. Comprendiamo le ragioni del prof. Colla, ma ricordiamo che l’abolizione della tassa gara non è possibile, solo perché non esiste.
    Altre imprecisioni (US Moncalvese, modalità di promozione in A2, titoli per l’ammissione alla A2 che non c’entrano con il prato ecc) non sono di interesse per il tema sollevato per cui è inutile fornire l’adeguata spiegazione

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