Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

CULTURA

Lorenzin in mostra presso GulliArt

di Gabriella De Gregori

Sandro Lorenzini ha una vocazione didattica: quando parla al pubblico tiene lezioni di grande umanità e riesce ad avvicinare le persone anche più digiune di arte al processo creativo, riesce ad evidenziare le  differenze che fanno distinguere una persona comune da un artista.

L’artista, quello verace, subisce il fascino della realtà al di fuori del reale, penetra nella realtà che si nasconde dietro i fatti e gli oggetti comuni ma è pure colui a cui l’ispirazione accende la volontà di fare: nella mente avvampa un vero e proprio “fuoco”creativo che la razionalità  vuole contenere. Il compromesso a cui arriva Lorenzini è un “prodotto” artistico di grande suggestione: la spinta che si sprigiona in Lui dalla fantasia viene contenuta in una trama geometrica che sa di antica icona. Colori, immagini sono collocati su fondali da palcoscenico e impreziositi  da serene linee dai contorni nitidi delle immagini scelte e ritagliate. Nel percorrere a ritroso le sue tappe artistiche crea una elegante iconostasi  che esalta la sacralità dell’Arte quando viene vissuta come frutto di misteriose forze che dal subconscio affiorano alla mente. Questa ha il compito di rendere visibile l’invisibile e di far comprendere attraverso immagini concrete pensieri che silenziosi percorrono la mente dell’Artista. Da tutto questo, attraverso l’esperienza e l’affinamento di diverse tecniche, nasce, in Lorenzini, la compostezza delle immagini e il messaggio “religioso” proprio di una laicità completamente umana: l’uomo si è fatto creatore nel momento in cui scopre le sue prerogative di “colui che crea attraverso l’uso delle mani”.

Rispondi