Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

Nella Chiesa Sant’Andrea una serata di riflessione a cura della Comunità di Sant’Egidio

La Diocesi di Savona ha aderito con convinzione alla giornata di preghiera per la pace in Ucraina indetta da papa Francesco al termine dell’Angelus di domenica scorsa. Di rimando mercoledì 26 gennaio alle ore 20:30 nella Chiesa Sant’Andrea Apostolo, nel centro storico, si è tenuta una serata di riflessione, a cura della Comunità di Sant’Egidio. “Invito parrocchie e comunità religiose ad invocare da Dio il dono della pace durante le celebrazioni eucaristiche di domani”, ha dichiarato il vescovo Calogero Marino. Come ha affermato il pontefice, l’aumento delle tensioni internazionali “minacciano di infliggere un nuovo colpo alla pace in Ucraina e mettono in discussione la sicurezza nel continente europeo, con ripercussioni ancora più vaste”. I “venti di guerra” stanno agitando il confine tra Russia e Ucraina e di conseguenza tutta l’Europa. Lo spettro di una nuova guerra aleggia da settimane e la diplomazia fatica a trovare un’intesa. La Diocesi si è unita all’appello del Santo Padre “a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana più che di interessi di parte. Chi persegue i propri scopi a danno degli altri disprezza la propria vocazione di uomo, perché tutti siamo stati creati fratelli”. A giudicare dall’atmosfera creatasi e dall’affluenza dei credenti la serata di preghiera ha colto nel segno. E’ stata anche l’occasione per aprirsi ad altre esperienze di credo.È evidente che una Chiesa attenta ai cambiamenti non può non tener conto della mutazione di tante realtà in corso, e che certe nuove prospettive sono destinate ad incidere sulla personalità delle future generazioni, senza dover necessariamente cadere nella banalizzazione o folklorizzazione delle culture “altre”. Come professa papa Bergoglio : “Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme”.

 

Rispondi