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ATTUALITÀPOLITICA

Savona: maretta in consiglio comunale per il caso Olin Verney

savona palazzo comune

La consigliere di maggioranza Elda Olin Verney era stata protagonisa di una polemica innescata dal Movimento 5 Stelle, che l’aveva attaccata, qualche giorno fa, per aver svolto, senza averne ricevuto un incarico ufficiale, il ruolo di assessore ai servizi sociali, a suo tempo ricoperto dall’ex assessore Berlingeri e ora ad interim nelle mani del sindaco. La Olin Verney ha voluto precisare, come già era stato chiarito dalla sindaco Ilaria Caprioglio, di cosa si è occupata nei mesi passati, smentendo le accuse.

“Sono stata chiamata dal sindaco all’inizio di aprile e mi ha chiesto se potevo aiutarla in questi mesi, solo per quanto riguarda il terzo settore. Mi sono occupata dell’ascolto delle persone, delle associazioni, ci tengo a sottolineare che non ho ricevuto nessun compenso e anzi ho accettato con estremo entusiasmo. Non ho mai utilizzato il telefono dal Comune, scrivevo relazioni al Sindaco e alle Associazioni naturalmente dal mio computer personale, non ho mai preso iniziativa e anzi mi sono confrontata sempre con l’assessore ai servizi sociali che da qualche mese è ad interim Ilaria Caprioglio. Ho tutti i report degli incontri, non c’è niente di non trasparente”.
L’Assessore del Comune di Savona Silvano Montaldo, è ieri intervenuto in merito, prendendo le difese della Olin Verney e così si è espresso: “La forma e la sostanza. Ho letto commenti e considerazioni sull’opera svolta dal Consigliere Elda Olin Verney in favore del settore i Servizi Sociali. Non voglio entrare nel merito giuridico della questione – diventerei noioso più di quello che sono – ma vorrei soffermarmi sullo spirito di ciò che è stato fatto, senza addurre a giustificazioni di sorta. I Servizi Sociali hanno necessità di attenzioni particolari, sono un settore delicatissimo che il Sindaco segue costantemente e monitora quotidianamente con costanti confronti con cittadini, Associazioni e uffici. La consigliera Olin ha aiutato il Sindaco nella sua attività fornendo un supporto politico e non amministrativo, con riservatezza, scrupolosità e con il calore che questo particolare settore richiede; ha dato un servizio alla nostra collettività, senza chiedere alcunché in cambio e senza averne alcun vantaggio. Anzi, impegnando il proprio tempo, le proprie energie, le proprie risorse. Ora la diatriba sta sulla necessità o meno di un “atto formale”, di una modifica di regolamenti e così via. Tutto è migliorabile, forse serve un nuovo regolamento o Statuto che sia, forse dovremo compilare montagne di carte, forse occorre fare impazzire la macchina comunale per sbizzarrirci a trovare idonee soluzioni, ma continua a sfuggirmi, oltre alla forma, cosa nella sostanza abbia fatto di male la Consigliera Olin avendo prestato un attività di volontariato per il sociale. Se un errore è stato commesso, sono il primo a scusarsi, in primis con il Movimento 5 Stelle che ha sollevato il problema; sarebbe il loro ruolo, vigilare sull’attività amministrativa e li ringrazio per la segnalazione, ma faccio sinceramente fatica a capire dove sia il dolo, quale danno è stato provocato per il Comune e per la Città di Savona. Possiamo parlare di forma? Certamente sì. E ripeto: se errore c’è, sono il primo a scusarsi. Ma nella sostanza, devo ringraziare la Consigliera Olin per aver dedicato del tempo ai servizi sociali e alla Città di Savona”.
Elda Olin Verney, per parte sua, ha così concluso: “Mi sono messa a disposizione del Comune e della cittadinanza – conclude la consigliere Olin – voglio ringraziare il sindaco e l’assessore Montaldo e confermo pienamente le loro parole. Ho ricevuto grandi dimostrazioni di stima”.

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