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Savona ricorda Sandro Pertini con i ragazzi delle scuole

Si è tenuta presso la sala rossa del comune di Savona, alla presenza del sindaco Ilaria Caprioglio, dell’assessore regionale Ilaria Cavo, del sindaco di Stella Marina Lombardi, dei rappresentanti delle associazioni legate a Pertini e numerosi ragazzi delle scuole una conferenza dedicata alla figura di Sandro Pertini.

“Porto i saluti dell’amministrazione e voglio dire che questa conferenza si tiene qui perhcè la sala rossa è stata molto importante per Pertini”, ha dichiarato il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, “e voglio dire che troppi giovani non conoscono questa figura. Pertini diceva che i giovani hanno bisogno del nostro esempio e bisogna essere coerenti. Quando il Presidente Mattarella è venuto in visita a Savona ha detto che uno Stato che non aiuta i giovani è uno Stato morto e queste parole sono, secondo me, simili a quelle di Pertini ed i giovani devono avere uno sguardo sia sul passato che sul futuro”.

Parole simili da parte dell’assessore regionale Ilaria Cavo :”Questo è un giorno importante e voglio ringraziare il comune di Stella che ha reso possibile il restauro della casa di Pertini con l’impegno della regione ed il restauro è un percorso importante che ha come obiettivo importante la ricostruzione del futuro. Questo passo è molto importante per i giovani e Savona è stata per Pertini una città importante perchè da qui è iniziata la sua fuga e proprio qui è tornato in manette per rivedere la madre. Le lettere di Pertini sono molto importanti, in particolare una inedita del 1937 in cui è al confino e chiede un pigiama e voglio sottolineare il suo legame con la terra e la famiglia perchè qui ha lasciato una grande eredità che trasmette importanti valori. Nei giorni scorsi il presidente Mattarella a Genova ha voluto incontrare subito i bambini e secondo me tra questi due presidenti vi è un filo rosso che idealmente li lega”.

“Porto i saluti della mia città e dell’amministrazione”, evidenzia Marina Lombardi, primo cittadino di Stella, “e voglio dire che questa è per noi un’importante avventura. La vita di Pertini sembra quasi un romanzo perchè la sua vita è fatta di mille vite diverse e in questa occasione voglio ricordare i valori di Pertini, valori sempre più importanti in una società di oggi vittima dell’indifferenza e dell’egoismo. I giovani di oggi devono arricchirsi di valori importanti ed imparare a conoscere figure come quella di Pertini e uomini come lui che hanno dato la loro vita per la nostra libertà”.

“Ringrazio il comune di Savona ed il sindaco Caprioglio”, sottolinea Elisabetta Favetta, presidente dell’associazione Pertini, “e voglio dire che ho fondato questa associazione per mantenere vivo, in particolare tra i giovani, il ricordo di Pertini. Tante scuole vengono a Stella a vedere la casa dell’ex presidente ed i ragazzi si emozionano, così come è successo al presidente Mattarella, e questo è per noi un bellissimo ringraziamento per il nostro lavoro”.

“Ringrazio Giosiana Carrara e mi sento di ribadire che Pertini appartiene a tutti per la sua storia ed il lascito morale”, afferma il presidente dell’ISREC Ronzitto, “perchè interpreta bene la repubblica nata dalla Resistenza. E’ molto importante il suo lascito perchè attraversa una fase difficile di mutamenti epocali. Tutti dobbiamo interrogarci sul lascito di Pertini e le sue idee vivono nei termini in cui noi le onoriamo”.

“Da bambino ho conosciuto Pertini e tra noi è nata una seria amicizia anche perchè il Pertini di 50 anni era un mito della Resistenza”, dichiara Umberto Voltolina, presidente della fondazione Pertini, “e le sue lettere fanno capire molto del suo carattere. Nel 1915, anche se lui è pacifista, partecipa alla Prima Guerra Mondiale perchè ritiene sia giusto che un borghese combatta e diventa ufficiale perchè è uno dei pochi diplomati. Lotta per i suoi ideali dopo l’omicidio Matteotti e durante una rivolta socialista a Milano incontra Ferruccio Parri, primo Presidente del Consiglio dopo la nascita della Repubblica. Pertini predilige la lotta attiva e per mantenersi fa il muratore a Nizza dopodichè torna a Savona e sucessivamente a Pisa viene riconosciuto e condannato. Al confino fa attività politica e riceve la condanna a morte, qui conosce Saragat ed evade nei pressi di Torino, dove viene affidato alla staffetta Carla Voltolina. Pertini mi ha sempre spronato ad essere libero andando anche contro le sue idee ed ha sempre affrontato i giovani da pari a pari perchè affermava che il diritto di contestare le istituzioni derivasse dal sacrificio di giovani come lui morti per difendere la libertà. Per lui la Repubblica doveva essere giusta e incorrotta perchè così ogni cittadino sarebbe stato disposto a difenderla”.

“Nel 1974 Pertini ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Albisola”, sottolinea lo studioso Giuseppe Milazzo, “e proprio in questa città sono nati i suoi nonni e bisnonni. La sua era una famiglia ricca di notai ed uno dei suoi antenati è stato Senatore a Torino. Pertini ha fatto le elementari dalle suore a Stella e nel 1907 era tra gli iscritti e per lui la vera svolta è avvenuta con l’elezione in consiglio comunale come capolista nel partito dei combattenti”.

“Molti sono i documenti di Pertini studente e l’avvocato Isetta lo ha sempre aiutato. Le parole di Pertini hanno avuto riscontro nei documenti così come sono stati segnalati gli spostamenti a Nizza”, conclude Sandra Isetta, figlia dell’avvocato Isetta.

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