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CULTURA

Filippo Noberasco : lo storico e l’uomo

Sabato 2 Dicembre 2023 alle ore 16,00 nella sala rossa del Comune di Savona, in occasione dei 140 anni dalla nascita, si è tenuta una giornata in ricordo di Filippo Noberasco, insigne storico di Savona e confratello della Confraternita di NS di Castello. L’invito a partecipare a questo appuntamento a cura della Società Savonese di Storia Patria era stato rivolto in particolare a tutti i confratelli e le consorelle che desiderassero ricordare e conoscere più a fondo questa significativa figura di storico e di membro del mondo confraternale. A delinearne i tratti essenziali, anche per quanto concerne il privato, era stata l’avv. Maria Teresa Noberasco, che nell’occasione aveva anche prodotto alcuni interessanti documenti d’archivio (tratti da dal Fondo). Filippo Noberasco (Savona 11/3/1883 – 17/12/1941), compì i primi studi presso i Padri Scolopi e poi al Liceo G.Chiabrera, conseguendo la maturità nel 1901. Laureatosi in Belle Lettere a Genova, fu assunto dal Comune di Savona nel 1908 come impiegato e divenne ben presto direttore della Biblioteca Civica, carica che ricoprì a vita. Fu grande studioso di storia savonese e autore di una copiosa produzione letteraria di carattere storico, arrivando a pubblicare nel 1928, insieme a Italo Scovazzi, “La Storia di Savona” distribuita in 3 volumi e ben 1280 pagine.  Tra le tante cariche ricoperte fu anche segretario della Società Savonese di Storia Patria, consigliere della società “A Campanassa”, professore nelle scuole commerciali cittadine.

Di particolare pregio ed interesse è parsi il riemergere del carteggio (epistolare) tra Filippo Noberasco e Paolo Boselli (1838-1932) nominato presidente del Consiglio dei ministri dal re Vittorio Emanuele III e rimasto in carica dal 18 giugno 1916 al 30 ottobre 1917).Il loro rapporto si protrasse solido e duraturo, al punto che oltre alla reciproca stima si aggiunse un vero e proprio affetto. Entrambi fecero sì che venisse restaurata ai primi del Novecento la cinquecentesca chiesa di Nostra Signora degli Angeli che sorge sul Monte Ornato di Savona e di cui non erano rimasti solo che muri, come braccia imploranti verso il cielo. Le loro voci si levarono congiuntamente affinché i savonesi contribuissero ‘con un obolo o una parte di superfluo’ alla ricostruzione dell’edificio dedicato alla Beate Marie Angelorum. Ha toccato il cuore di tutti la vicenda rischiosa che il Noberasco visse a causa dell’operato di Giuseppe Cava (Beppin da Cà 1870-1940), il poeta in lingua ligure che ha conosciuto maggior fama e ottenuto i maggiori riconoscimenti dalla critica letteraria nazionale. Alcune sue composizioni furono pubblicate infatti dall’amico Noberasco sulla sua antologia “La poesia dialettale a Savona” nel 1928 e su “O Cicciollà” nel 1930. Proprio grazie al suo aiuto, nel 1934 Giuseppe Cava fu assunto presso la Civica Biblioteca di Savona, ma per via delle sue idee politiche, avendo manifestato pubblicamente le sue opinioni antifasciste, nel 1938, venne licenziato e sottoposto ai vincoli dell’ammonizione da parte delle autorità del regime.
Abbiamo voluto ricordare ancora questa importante figura del panorama storico/letterario savonese di cui ricorreva il 140° anniversario della sua nascita affinchè non se ne dimentichi la levatura.La sua prematura scomparsa nel 1941, a causa di una polmonite, ha senz’altro lasciato un vuoto nel mondo accademico e culturale. Tre giorni prima del suo decesso, Noberasco, nonostante le precarie condizioni di salute, aveva tenuto una conferenza commemorativa dedicata allo storico Agostino Bruno, evento svoltosi presso il Salone del Palazzo dell’Anzianìa.

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