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Enogastronomia e Ricette

Le Virtù, storia di un piatto tipico abruzzese

Qualcuno di voi conosce questo particolare piatto abruzzese?

Si tratta di una prelibata pietanza che porta con sé tutto il sapore di un mondo contadino ormai scomparso, è un piatto di recupero, di umili origini che le massaie preparavano in coincidenza dell’arrivo della bella stagione ripulendo le credenze e gli scaffali della loro cucina dagli avanzi invernali e per non buttare le rimanenze dei vari tipi di pasta, di legumi e di prodotti della terra le mescolavano insieme creando una sorta di zuppa ricca di sapori.

La bellezza di questa preparazione è racchiusa proprio nella sua storia: è un piatto di buon auspicio con cui veniva celebrato l’arrivo della bella stagione e il ritorno nei campi, lasciandosi alle spalle il freddo e le intemperie, veniva preparata per propiziare i raccolti e consumata in compagnia di amici e vicini di casa è infatti simbolo di convivialità ed unione.

La ricetta non è delle più semplici e conta di moltissimi ingredienti, che seppur poveri la rendono ricca nella sua abbondanza e nel suo gusto; la leggenda popolare narra che così come 7 sono le virtù cristiane, 7 devono anche essere i tipi di verdura, 7 le varietà di legumi, 7 gli aromi e 7 i formati di pasta, il tutto lavorato da 7 vergini e cotto per 7 ore.

Si tratta dunque di un piatto molto antico che rispetta la scansione temporale delle stagioni ed il loro susseguirsi, oggi questo piatto viene preparato in occasione della festività del 1 maggio, invito tutti voi ad assaggiare questa prelibatezza e a vivere, in ogni boccone, la sua magica storia.

Teramo rivendica la paternità di questo piatto, città che conferma sempre l’eccellenza dei suoi sapori in questo scrigno storico dal profumo delicato ed invitante, per tutti questi motivi non esiste una ricetta unica del piatto ma al contrario è soggetto a numerose interpretazioni diverse, ma guai a chiamarlo minestrone!

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