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Sportivo dell’anno. La parola a Giulio Terlizzi presidente della Fortitudo

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Domenica sera, nella cornice del Pala Trincee di Savona, si è svolta la manifestazione “Sportivo dell’anno“, dove sono stati premiati coloro, dirigenti e giocatori, che si sono distinti nelle varie disciplini.

Uno dei riconoscimenti come “Dirigente dell’anno” è andato Giulio Terlizzi, giovane presidente della Fortitudo Savona, squadra che ha costruito in un’estate e che ha centrato la salvezza alla prima partecipazione in Seconda Categoria. Quest’anno, però, nonostante una buona rosa, la squadra sta facendo fatica a ingranare, come testimoniano i soli quattro punti conquistati frutto di altrettanti pareggi.

Allora, sensazioni durante la premiazione?

Una bella serata, con tanti sportivi che si vede che ogni giorno dedicano tutto loro stessi alla loro disciplina. Non c’è solo il calcio da valorizzare. Ringrazio Roberto Pizzorno, delegato del Coni, e l’Eco per questo premio. Fa sempre piacere partecipare a questi eventi dove si possono incontrare tanti addetti ai lavori

La Fortitudo non passa un bel momento, la ricetta del presidente?

In questo primo anno e mezzo nel calcio ho capito due cose. La prima è che il presidente è solo. Secondo, che il presidente è la figura che deve crederci più di tutti e far sì che tutti lo seguano. Se non tutti ci credono, vuol dire che il presidente sta sbagliando qualcosa. Ogni giorni mi chiedo dove sto sbagliando, come uscire da questa situazione, ma non ho ancora trovato la risposta. Quando la troverò allora sarò un buon presidente. In questi momenti si vede se c’è unione di intenti, se si sfalda tutto vuol dire che la cosa è così sentita. Spero che mi venga un’illuminazione il prima possibile.

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